In Evidenza

Solennità della SS. Trinità/ A

Dopo la festa di Pentecoste, celebriamo la festa della SS. Trinità, ma in realtà possiamo dire che tutti i giorni, in modo particolare la Domenica, celebriamo la SS. Trinità, perché non c’è preghiera, non c’è liturgia, non c’è gesto cristiano che non venga compiuto all’insegna di questo sigillo.

40° Festival cusiano di musica antica

Gli Amici della Musica V. Cocito celebrano nel 2023 il 40° anniversario del Festival Cusiano di Musica Antica.

Domenica di Pentecoste / A

La gioia pasquale cresce di giorno in giorno, di settimana in settimana e raggiunge la pienezza nella Pentecoste, poiché essa scaturisce dallo Spirito Santo che è in noi.

Ascensione del Signore / A

La festa dell’Ascensione ci fa volgere lo sguardo al cielo dove Cristo è asceso. Naturalmente non dobbiamo pensare al cielo come a un luogo geografico e atmosferico; il cielo indica la trascendenza, il soprannaturale.

Verso il 50°
di fondazione

Siamo ormai entrati nell’anno 50° dalla fondazione della nostra Comunità monastica, ricorrenza che ci incamminiamo a vivere con gioia, semplicità e grande gratitudine al Signore.

Cinquant’anni di storia non sono altro che un’infinità di istanti in cui Egli ininterrottamente si è reso presente nel nostro cammino.

Verso il 50°
di fondazione

Siamo ormai entrati nell’anno 50° dalla fondazione della nostra Comunità monastica, ricorrenza che ci incamminiamo a vivere con gioia, semplicità e grande gratitudine al Signore.

Cinquant’anni di storia non sono altro che un’infinità di istanti in cui Egli ininterrottamente si è reso presente nel nostro cammino.

L'Isola
di San Giulio

Ancorata come una nave a circa 400 metri da Orta, piccolo scoglio emergente dal lago di origine glaciale, l’Isola di San Giulio affascina per la sua bellezza: natura e costruzioni storiche si armonizzano tra loro formando un paesaggio unico, che testimonia un lungo e intricato alternarsi di vicende storiche di un piccolo angolo di mondo.

L'Isola
di San Giulio

Ancorata come una nave a circa 400 metri da Orta, piccolo scoglio emergente dal lago di origine glaciale, l’Isola di San Giulio affascina per la sua bellezza: natura e costruzioni storiche si armonizzano tra loro formando un paesaggio unico, che testimonia un lungo e intricato alternarsi di vicende storiche di un piccolo angolo di mondo.

La vita
benedettina

La vita monastica è un’offerta di se stessi per qualcuno, è una professione di fede, una confessione pubblica, come un credo proclamato pubblicamente. È un dire che per il Signore vale la pena di dare la vita, perché Lui ha dato la vita per noi, e che desideriamo darla in questo modo, nell’ascesi, nella preghiera, nella comunione fraterna, nella vita di carità.

La vita
benedettina

La vita monastica è un’offerta di se stessi per qualcuno, è una professione di fede, una confessione pubblica, come un credo proclamato pubblicamente. È un dire che per il Signore vale la pena di dare la vita, perché Lui ha dato la vita per noi, e che desideriamo darla in questo modo, nell’ascesi, nella preghiera, nella comunione fraterna, nella vita di carità.

La
nostra
vita

La vita monastica è una risposta totalitaria alla chiamata di Dio, che suppone la capacità di partire per cercare Dio affidandosi al progetto che Egli ha su di noi.

La
nostra
vita

La vita monastica è una risposta totalitaria alla chiamata di Dio, che suppone la capacità di partire per cercare Dio affidandosi al progetto che Egli ha su di noi.

Ospitalità

Il monastero evangelicamente ospitale è anzitutto un luogo privilegiato per l’incontro con Dio. Non è una locanda o un albergo gestito con criteri puramente umani ed economici, ma è la “tenda del Signore” dove ogni gesto, ogni premuroso servizio di accoglienza ha valore di culto, sapore di eucaristia, fa memoria della Pasqua.

La Madre
fondatrice

Non è facile parlare di madre Anna Maria Canopi, o, più semplicemente, «la Madre», che per tanti anni è stata il cuore pulsante della nostra Abbazia, da lei fondata l’11 ottobre del 1973.

La Madre
fondatrice

Non è facile parlare di madre Anna Maria Canopi, o, più semplicemente, «la Madre», che per tanti anni è stata il cuore pulsante della nostra Abbazia, da lei fondata l’11 ottobre del 1973.

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