Icona Dormizione
della Madre di Dio
Agosto 15, 2021 |
La festa della Dormizione, una delle dodici feste della Chiesa Ortodossa, veniva celebrata ovunque nell’Oriente cristiano già nel VI secolo. In Occidente questa festa si chiama “Assunzione della Vergine”.
Composizione
Secondo la tradizione gli Apostoli furono trasportati dagli Angeli, dai luoghi dove si trovavano, fino a Gerusalemme; là si riunirono attorno al giaciglio della Vergine per accomiatarsi da Lei. Mentre piangevano la Madre di Dio, apparve loro Cristo che prese con sé l’anima di Maria Purissima.
Nell’icona tutta l’azione si concentra intorno al letto funebre su cui è adagiata la salma di Maria.
Al suo capezzale sono presenti gli Apostoli, le pie donne e alcuni vescovi riconoscibili dal “POLISTAVRIO”, o paramento disseminato di croci. Tra gli apostoli distinguiamo a sinistra Pietro, con il turibolo e a destra Paolo, chino a baciare i piedi della Madonna. Al centro dell’icona, si erge la figura di Cristo che regge una figuretta bianca, simbolo dell’anima della Vergine. Egli è circondato da una mandorla luminosa attorniata da una schiera di Angeli in cima alla quale vi è un cherubino infuocato, simbolo delle potenze celesti e custode della porta del Paradiso. Gli angeli intorno a Cristo, con lumi fra le mani come suddiaconi, sono alla stessa altezza dei Vescovi, coronati anch’essi di nimbi. Attraverso questa particolarità compositiva, si pone l’accento sui temi dell’Incarnazione di Dio e della divinizzazione dell’uomo, ossia la discesa del Cielo sulla terra e l’ascesa dell’uomo al Cielo. La serenità e la pace che si sprigionano dal corpo immoto di Maria sembrano attenuare il dolore che segna il volto di ognuno. L’icona, ove è raffigurato Gesù adulto che tiene sulle braccia l’anima della Madre, ricorda quella in cui la Vergine tiene in braccio il Bambino Gesù. C’è un’inversione dei soggetti: in una, la Madre che aveva dato la vita terrena al Figlio; nell’altra, il Figlio che conferisce la divinizzazione alla Madre e le consente di varcare le soglie della vita eterna.
Le iscrizioni
Una icona dipinta deve avere inscritto il nome di ciò che rappresenta; solo così acquista compiutamente il suo carattere sacro, la sua dimensione spirituale. Dobbiamo tenere presente l’importanza del “nome” nell’Antico Testamento: non è solo segno distintivo o titolo, ma comunicazione alla sostanza dell’originale. Con l’iscrizione l’icona è legata al suo prototipo. di cui è stata fatta la rappresentazione.
La scritta in caratteri greci significa: “LA DORMIZIONE DELLA MADRE DI DIO”. A destra e a sinistra del Cristo: “GESÙ CRISTO”. Le lettere nei bracci della croce inscritta nell’aureola del Cristo: “COLUI CHE È”. Vicino alla Vergine: “MADRE DI DIO”.
Conclusione
Questa icona è stata dipinta da monache, cioè da persone che, per la grazia di Dio, hanno consacrato la loro vita alla preghiera, alla lode, al silenzio, vivendo nella clausura.
Chi prega davanti a questa immagine potrà sentirsi ricordato e sostenuto dalla preghiera della Comunità monastica.