I Domenica di Quaresima / B
Febbraio 17, 2023 |
Iniziare un’altra Quaresima è un dono: ci attende un tempo in cui il Signore ci dà la possibilità di avvicinarci di più a Lui che si è fatto vicino a noi, un tempo in cui possiamo ravvivare e rafforzare la nostra fede.
Dal Vangelo secondo Marco (1,12-15)
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Dal Vangelo secondo Marco (1,12-15)
In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Convertitevi e credete nel Vangelo
Iniziare un’altra Quaresima è un dono: ci attende un tempo in cui il Signore ci dà la possibilità di avvicinarci di più a Lui che si è fatto vicino a noi, un tempo in cui possiamo ravvivare e rafforzare la nostra fede, e soprattutto rinnovare il nostro rapporto di amore con Dio, tornando come ai tempi in cui abbiamo incontrato il Signore, ai giorni della freschezza, della novità, della meraviglia dell’amore sperimentato come dono.
Un’occasione per crescere nella fede
Siamo condotti nel deserto, ma non dobbiamo considerare il deserto come un tempo soltanto di prova e quindi di fatica e di tentazione; è anche un tempo di solitudine e di silenzio, di intimità con il Signore nell’ascolto della sua Parola e nella preghiera, per crescere nella conoscenza del suo mistero di amore e diventare capaci di testimoniarlo con la nostra vita.
Il deserto può essere considerato la condizione permanente della nostra vita, perché l’esistenza è piena di situazioni difficili e penose, personali o collettive, e davanti a queste situazioni noi dobbiamo resistere alla tentazione di pensare che Dio non c’è, oppure che non si cura di noi o addirittura che si fa beffe di noi. Questi pensieri molesti e fuorvianti suggeriti dal tentatore possono insinuarsi, ma il Signore nel deserto ci dà anche la presenza di angeli consolatori e difensori; ce li dona come spiriti celesti e ce li fa anche incontrare nella presenza dei fratelli, rendendoci così occasione di sostegno gli uni per gli altri.
Un tempo favorevole per ritornare al Signore
Tutta la liturgia di questa prima domenica di Quaresima ci invita ad accogliere con gratitudine e impegno questo tempo di grazia: apriamo ogni giorno l’orecchio del cuore, ascoltiamo la Parola di Dio che ci invita a metterci alla ricerca sincera del Signore e a migliorare in tutto la nostra vita, crescendo nell’umiltà, nella pazienza, nella fiducia e nella speranza.
Credere al Vangelo oggi in una società così scristianizzata in cui dominano tante altre ideologie e logiche perverse non è facile, ma neanche al tempo di Gesù era cosa semplice: la lieta notizia che Gesù portava era quella di una vita santa e umile, tutta protesa a Dio e liberata dagli idoli. Molti degli Israeliti si aspettavano un Messia che si sarebbe imposto con la parola e con la forza; Gesù si presenta invece come povero e sofferente, si mette fra gli ultimi e si fa carico del nostro peccato fino a morire sulla croce: un vero fallimento dal punto di vista della logica umana!
Non è facile passare da una mentalità di autosufficienza, di efficientismo e di benessere a quella del Vangelo. Come fare? Ricordando che Dio ci ama, ci salva e ci dona la possibilità di amare; è questa la vera liberazione. Cerchiamo allora di accogliere tutto come mezzo di purificazione e di santificazione, e quindi come occasione favorevole per tornare con tutto il cuore a Dio, per dargli il primo posto nell’amore e per mettere al primo posto anche il fratello in cui dobbiamo riconoscerlo presente.
Se iniziamo la Quaresima con questa disposizione, pur camminando nel deserto abbiamo la manna, abbiamo l’acqua viva della grazia, abbiamo la Parola, e quindi abbiamo tutto quello che ci serve per non soccombere, anzi per temprarci nella fede, nella speranza e nella carità.
Preghiera
Signore Gesù,
Tu ci chiami a conversione,
ma noi spesso non comprendiamo
qual è la rinunzia da accettare,
la sofferenza da offrire
per diventare a te conformi.
Non stancarti, Signore,
di far risuonare al nostro cuore
la Parola che ci illumina;
donaci l’umile sapienza
di saper ascoltare le esortazioni
che, nel tuo nome, pazientemente,
i profeti del nostro tempo ci rivolgono.
Amen.